Nasce a Pordenone nel 1941, ma vive e lavora a Torino, dove si trasferisce già in giovanissima età. Dopo gli studi classici ed un percorso universitario presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, alla fine degli anni Sessanta sceglie di dedicarsi interamente alla fotografia, affascinato dai lavori di Cartier-Bresson e dai grandi reportage di periodici come Life, Look, Paris Match, Stern, Epoca.
Inizia un percorso fotografico sul tessuto sociale della Torino degli anni '60, rivelando spiccato spirito di osservazione e simpatica ironia. Nel 1964, chiamato alle armi come ufficiale di fanteria alpina, approfitta per fissare in immagini in bianco e nero tutto il periodo della “naja”: dal primissimo impatto con la caserma fino al congedo.
Fotografie che saranno pubblicate per la prima volta nel 1968 nel volume fotografico “Noi Alpini”, poi ristampato in cinque edizioni, con il testo e le didascalie di Giulio Bedeschi, autore del best-seller “Centomila gavette di ghiaccio” e che daranno vita ad una mostra fotografica esposta finora in 33 città con oltre 90.000 visitatori.
Successivamente si avvicina all’advertising, con una particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi, aerei – lavorando sia in esterno che in teatro di posa. Con enorme piacere, ha l’impegnativo compito di ritrarre oggetti dal design meraviglioso, come le automobili “di serie” Ferrari e Maserati e “fuori serie” Pininfarina, Bertone e Giugiaro.
Lavora inoltre per Alenia, Alfa Romeo, Balay, Berco, Cir, Citroen, Daikin, Ducati, Fendi, Ferrero, Fiat, Indesit, Intesa Sanpaolo, Iveco, Johnson Wax, Lancia, La Stampa, L’Oréal, New Holland, Peugeot, Philip Morris, Sai, Saunier Duval, Superga, Suzuki...
Pur senza trascurare gli impegni professionali, ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su paesaggio, ritratto, reportage e architettura. La sua inesauribile vena creativa, punto di partenza di tutte le sue mostre e pubblicazioni, si scatena nell’osservazione dei cieli, nei lunghi appostamenti per effettuare suggestive fotografie di paesaggio e nella documentazione per immagini di realtà sempre più definite e ristrette: dai ritratti di bambini, anziani e personaggi ripresi nel loro ambiente di lavoro, alle vigne ed ai grappoli, trasformati in preziosi gioielli sul nero velluto della notte. Alcune sue opere fanno parte della collezione permanente allestita presso il Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze.
Numerosissime le sue mostre personali e collettive.
FREQUENTAZIONI FOTOGRAFICHE DI ENZO ISAIA
Ho avuto la fortuna di passare la mia vita di fotografo collaborando direttamente con importanti clienti e con grandi agenzie pubblicitarie, gomito a gomito con esperti ed esigenti art-director e grafici. Per più di 40 anni ho fotografato soprattutto automobili e aeroplani, utilizzando l’amata/odiata pellicola, che non concedeva errori ed esigeva una profonda conoscenza della tecnica, in particolare lo studio quasi ossessionante della luce sia in interno sia in esterno.
Questa scuola mi ha naturalmente portato ad applicare le medesime regole a tutti i generi di fotografia affrontati in seguito, paesaggio compreso.
E sono proprio i miei paesaggi che desidero condividere su questo sito.
Di base a Torino, anni fa mi sono ritrovato a trascorrere i fine settimana nel Monferrato, al tempo a me completamente ignoto.
In seguito, frequentandolo più sovente, mi son reso conto dell’incredibile spettacolo offerto da questo territorio.
A differenza delle colline senesi, caratterizzate da grandi poderi (punteggiati da cipressi) destinati a vigna, grano, sorgo ed olivi, le colline del Monferrato sono frammentate in infinite varietà di colture, distribuite in piccoli e medi appezzamenti, che creano ogni mese puzzle diversi: la vite, il nocciolo ed i boschetti, poi i pioppeti delle pianure lungo il Tanaro, il grano, la soia, il sorgo e le barbabietole, che si alternano alla colza, all’orzo, al mais, al girasole, al coriandolo, all’erba medica, alla segale e al favino.
Il tutto coronato dalle Alpi quasi sempre innevate: un ineguagliabile scenografico valore aggiunto. Se non con le fotografie, è impossibile raccontare i colori che esplodono soprattutto in primavera e in autunno; e dallo stesso punto di vista con il variare della stagione, dell’orario e dell’ottica, si possono realizzare decine di fotografie che sembrano effettuate in luoghi assolutamente diversi.
Compatibilmente con la mia attività primaria di fotografo pubblicitario, sono circa 10 anni che in ogni stagione mi faccio fregare dal Monferrato e dintorni. Di tanto in tanto mi vendico con il bianco e nero. Salvo poi scoprire che, accidenti a lui, è ancora più intrigante del colore.
Con un occhio alle previsioni del tempo e puntando sovente la sveglia su orari antelucani, ho percorso un’infinità di chilometri per scovare le location più idonee da ritrarre nelle più svariate condizioni di luce ed ho raccolto molte immagini, una parte delle quali metto ora on line.
Cinquanta fotografie per stagione, con la speranza che riescano a trasmettervi la stessa emozione che ho provato io al momento dello scatto.
Enzo Isaia
PER UNA CORRETTA LETTURA E PER GLI APPASSIONATI DI FOTOGRAFIA
La stessa cosa per chi riconoscesse una località che non ho dichiarato. Grazie.
Sempre e solo in compagnia della mia adorata cagnetta Rail (perché trovata nottetempo sotto ad un guardrail).
Inizialmente ho utilizzato due Nikon D3x per poi passare a due Nikon 800E; la più parte delle fotografie sono state scattate con il filtro polarizzatore, utile per “bucare” la foschia a tutte le distanze, montato su un paio di zoom: il 24/70 e il 70/200 mm. Qualche volta ho usato lo zoom 14/24 e il 300 mm, ma mai tele più forti: me lo sono imposto.
In molti casi l’alta saturazione e contrasto della ripresa, dovuti al filtro polarizzatore, sono stati abbassati in fase di lavorazione del Raw: i colori reali polarizzati non sarebbero stati credibili!
Tutte le fotografie “a macchia di leopardo” sono state realizzate approfittando dei chiaroscuri creati sul terreno dal passaggio delle nuvole o da ombre di alberi.
Nel caso una qualche fotografia fosse di vostro interesse, contattatemi.
Idem dicasi per 50 stampe fotografiche, con passpartout e cornice che compongono una variegata mostra itinerante.
Queste 200 fotografie ed altre ancora possono poi essere proiettate in occasione di una serata a tema.